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ECONOMIA DEL DONO



Come abbiamo visto nei precedenti articoli una delle condizioni necessarie a definire “matriarcato” un modello sociale consiste nel fatto che la distribuzione economica dei beni sia nelle mani delle donne, nello specifico, e delle madri.

Quando questo avviene si ha un modello economico che per noi occidentali è probabilmente molto difficile da capire, abituati come siamo a modelli di mercato capitalistico che presuppongono lo scambio e la continua accumulazione di beni.

L’economia matriarcale è invece in prevalenza un’economia del dono.

Scrive a questo proposito Heide Goettner Abendroth:

“I principi economici delle società matriarcali sono inestricabilmente connessi a quelli spirituali: l’economia matriarcale è anche un sistema spirituale.

L’immagine-guida dell’economia è la stessa madre terra e la condivisione e il dono dell’abbondanza sono i suoi valori supremi.

Il dono è il perno dell’economia , conformemente all’incessante donare della terra e del cielo.”

Ad oggi una delle più serie ed appassionate portavoce dell’economia del dono è Genevieve Vaughan.

Studiosa di semiotica, si occupa di critica del capitalismo e del marxismo, di teoria femminista e di comunicazione.

Sin dal 1987 e a partire dalla sua esperienza personale in quanto madre inizia a sviluppare il suo pensiero sull’economia del dono e le sue radici nel rapporto tra la madre e i propri figli.

Quello con la madre è un rapporto primario basato proprio sul dono.

Una madre nell’accudire ed allevare i propri figli dona le sue risorse senza aspettarsi nulla in cambio poiché i figli non hanno nulla che potrebbero scambiare con lei.

Esattamente come la madre terra che dona a noi esseri umani le sue risorse di frutta, cereali, ortaggi, erbe per la guarigione.

Un bambino non comprende la logica del mercato, ma si relaziona alla logica del dono, della condivisione.

E così le madri.

In uno di numerosi articoli di Genevieve Vaughan che si possono trovare sul web si legge:

“La pratica del dono dà valore a colui che riceve e stabilisce una connessione fra chi dona e chi riceve. Lo scambio dà valore soltanto all’Ego di chi scambia. Lo scambio crea posizioni antagoniste e competizione mentre la pratica del dono crea cooperazione e comunità. Molte società precapitalistiche avevano importanti elementi di pratica del dono a livello economico e culturale.”

La pratica del dono non è solo un’utopia, una filosofia senza fondamento nella nostra realtà o un’economia ascritta a società di un certo tipo.

Genevieve Vaughan invita a farne esperienza diretta.

Possiamo farlo nei nostri piccoli gruppi, nei nostri cerchi di donne, nei cerchi di uomini, nelle nostre piccole o grandi comunità.

Uno dei suoi articoli più interessanti è proprio “36 passi verso l’economia del dono” (36 passi verso l’economia del dono di Genevieve Vaughan gift-economy.com) che offre spunti teorici e pratici per approcciarsi a questo tipo di visione.

Per approfondire possiamo anche partire dai suoi libri.


Tradotto in italiano troviamo:

Le radici materne dell’economia del dono

Ed. Vanda

il dono nel cuore del linguaggio

Ed. Mimesis

Economia del dono materno. Una rivoluzione pacifica

Ed. Castelvecchi

per-donare. Una critica femminista dello scambio

Ed. Vanda


Questi sono semi.

Piccoli spunti.

Ritengo necessario che inizino ad essere quantomeno pensati.

E poi agiti, sperimentati.

Io resto nel pensiero che un altro mondo sia possibile.

Forse questa non è l’unica alternativa possibile, né la più efficace.

Ma è un’alternativa.

Iniziamo, almeno, a contemplarla.

L’economia del dono liberata dal suo asservimento al capitalismo patriarcale è la base economica di una superstruttura di idee e valori che possono spostarci verso un cambiamento sociale. Nell’assumere il paradigma del dono e nel ripensare i processi e le definizioni patriarcali, possiamo trovare una strada radicalmente diversa ma accessibile per uscire dalla situazione disastrosa in cui il capitalismo patriarcale ci ha portato. Le donne, che hanno praticato il paradigma del dono per secoli, necessitano di divenire coscienti di questo e della dignità, dei loro valori alternativi e quindi condurre il movimento in questa

direzione. Gli uomini possono dare il dono di riconoscere le struttura patriarcali e di cooperare per cambiarle.

Genevieve Vaughan



Articolo di Valeria Aliberti

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